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Dal 1° novembre al 6 gennaio 2025 la Mostra "ICONE OLTRE IL POP – Franco Angeli / Tano Festa / Mario Schifano" a Palazzo Marchesale di Tossicia | L’esposizione si potrà visitare con ingresso gratuito fino al 6 gennaio 2025, curata da Silvia Pegoraro e promossa dal GAL Gran Sasso Laga, nell’ambito di un più ampio progetto di valorizzazione culturale del territorio
Il 1° novembre 2024, dopo anni di ristrutturazioni dovute agli eventi sismici del 2009 e del 2016, il Museo delle Genti del Gran Sasso di Tossicia (Teramo) riapre i battenti della sua prestigiosa sede presso il quattrocentesco Palazzo Marchesale con un nuovo spazio dedicato alle esposizioni d'arte, che sarà inaugurato con la mostra ICONE OLTRE IL POP – Franco Angeli / Tano Festa / Mario Schifano, a cura di Silvia Pegoraro

Trenta opere, fra cui diversi inediti, di artisti considerati rappresentanti di punta della tendenza Pop italiana delineatasi a partire dai primi anni '60 e divenuti quasi leggendari nell'immaginario degli studiosi d'arte come in quello dei collezionisti o dei semplici visitatori di mostre. L'esposizione, che si potrà visitare con ingresso gratuito fino al 6 gennaio 2025 (dal martedì alla domenica ore 9.30-12.30 e 15.30-18.30), è promossa e sostenuta dal GAL Gran Sasso Laga, nell'ambito di un più ampio progetto di valorizzazione del territorio attraverso la cultura avviato dal suo Presidente, Carlo Matone, in collaborazione con il Comune di Tossicia. L'organizzazione della Mostra è affidata all'associazione culturale ArteLive di Teramo. 

La città di Roma ha avuto un ruolo determinante per il rinnovamento artistico postbellico in Italia tra metà anni '50 e fine anni ‘60. Dopo Burri, Afro, Turcato, all'aurora degli anni '60 “una nuova generazione di pittori romani sta impetuosamente venendo alla ribalta”: una generazione artistica “di maturazione precoce e con caratteri più organici e compatti delle due precedenti”, come scrive all'epoca il critico Cesare Vivaldi, soffermandosi in particolare sui nomi di Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano: essi formano un “movimento”, grazie alla comune modalità, “mediata” ma non “indiretta”, di rivolgersi alle apparenze del mondo. Si tratta di tre personalità estremamente marcate e autonome nelle loro intuizioni, che svilupperanno, nei decenni, una ricerca connotata da forti tratti di individualità e originalità, come vuole mettere in evidenza il percorso della mostra attraverso opere datate dagli anni '60 agli anni ‘80-‘90. Personalità artistiche, tuttavia, accomunate da un'unica energia rivoluzionaria, che rende Angeli, Festa e Schifano indimenticabili sperimentatori nel panorama artistico internazionale.Questi tre artisti caratterizzano nel modo più incisivo la cosiddetta “Scuola di Piazza del Popolo”, spesso fatta coincidere con la “Pop Art italiana”, o con il suo settore maggioritario. Tuttavia, se è vero che la Pop Art si era imposta anche in Italia a seguito della Biennale di Venezia del 1964, questi artisti, pur avendo guardato con grande attenzione alle coeve esperienze d'oltreoceano, hanno sempre dimostrato una loro spiccata originalità per temi, posizioni ideologiche e abilità tecnica. Il loro sguardo “pop” è oggettivo e insieme antinaturalistico, nitido e senza sbavature sentimentali, eppure non di rado intensamente lirico.Nelle loro opere – come questa mostra cerca di dimostrare - alla consapevolezza degli stereotipi visivi legati alla civiltà dei consumi si sovrappone il senso di una tradizione millenaria, piena di chiaroscuri e sfumature. Al posto del presente assoluto quanto effimero di un'estetica totalmente basata sulla riproducibilità tecnica, si avverte un passato profondo, carico di memorie, individuali e collettive. Una “maniera”, dunque, tutta europea e italiana, lontana dalle tecniche prettamente industriali utilizzate dalla Pop americana, e fondata su complesse stratificazioni culturali. Decisa, soprattutto – come sottolinea la curatrice - a non rinunciare alla manualità della pittura, intesa come amalgama di sensuale fantasia e di rigore, mosaico di richiami culturali e immediatezza espressiva. 

Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano filtrano i dati ottici della scena urbana attraverso la lente di un'antica tradizione culturale - quella italiana - che trasforma la violenza e l'aridità di questi dati (esaltata, invece, nel Pop americano) in qualche cosa d'altro, di intenso e misterioso. Il progetto espositivo nasce da un'idea del presidente del GAL- Gran Sasso Laga, Carlo Matone, di concerto con l'Amministrazione comunale di Tossicia. Il GAL (Gruppo d'azione locale) è un organo promosso dall'Unione Europea per sviluppare piani e programmi di interventi dedicati al miglioramento socio-economico delle comunità rurali. L'evento culturale rappresenta un'opportunità per valorizzare e comunicare la bellezza e la ricchezza del territorio della Valle Siciliana - ai piedi del Gran Sasso d'Italia - di Tossicia e del suo Museo, che nella sua sede di Palazzo Marchesale racchiude otto secoli di storia, e per il quale la mostra è stata specificamente progettata. “I territori rurali e montani dell'Abruzzo, e più in particolare quelli della provincia di Teramo - come afferma Carlo Matone - sono ricchi di attrattive naturali e culturali in senso lato, storico-artistiche, etnografiche, che è giusto e opportuno preservare, proteggere e promuovere. Progettare eventi culturali per rilanciare il territorio vuol dire anche far sì che le persone possano scoprirlo e viverlo, magari portando alla luce- e così promuovendo anche dal punto di vista economico - elementi e risorse non sempre molto noti”.

È il caso, appunto, del suggestivo Museo Delle Genti del Gran Sasso di Tossicia, nella prestigiosa sede del quattrocentesco Palazzo Marchesale, che ospita anche un'esposizione permanente di opere della straordinaria pittrice autodidatta, originaria del luogo, Annunziata Scipione (1928-2018), ammirata da Cesare Zavattini.
Il 1° novembre 2024, dopo anni di ristrutturazioni dovute agli eventi sismici del 2009 e del 2016, il Museo delle Genti del Gran Sasso di Tossicia (Teramo) riapre i battenti della sua prestigiosa sede presso il quattrocentesco Palazzo Marchesale con un nuovo spazio dedicato alle esposizioni d'arte, che sarà inaugurato con la mostra ICONE OLTRE IL POP – Franco Angeli / Tano Festa / Mario Schifano, a cura di Silvia Pegoraro

Trenta opere, fra cui diversi inediti, di artisti considerati rappresentanti di punta della tendenza Pop italiana delineatasi a partire dai primi anni '60 e divenuti quasi leggendari nell'immaginario degli studiosi d'arte come in quello dei collezionisti o dei semplici visitatori di mostre. L'esposizione, che si potrà visitare con ingresso gratuito fino al 6 gennaio 2025 (dal martedì alla domenica ore 9.30-12.30 e 15.30-18.30), è promossa e sostenuta dal GAL Gran Sasso Laga, nell'ambito di un più ampio progetto di valorizzazione del territorio attraverso la cultura avviato dal suo Presidente, Carlo Matone, in collaborazione con il Comune di Tossicia. L'organizzazione della Mostra è affidata all'associazione culturale ArteLive di Teramo. 

La città di Roma ha avuto un ruolo determinante per il rinnovamento artistico postbellico in Italia tra metà anni '50 e fine anni ‘60. Dopo Burri, Afro, Turcato, all'aurora degli anni '60 “una nuova generazione di pittori romani sta impetuosamente venendo alla ribalta”: una generazione artistica “di maturazione precoce e con caratteri più organici e compatti delle due precedenti”, come scrive all'epoca il critico Cesare Vivaldi, soffermandosi in particolare sui nomi di Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano: essi formano un “movimento”, grazie alla comune modalità, “mediata” ma non “indiretta”, di rivolgersi alle apparenze del mondo. Si tratta di tre personalità estremamente marcate e autonome nelle loro intuizioni, che svilupperanno, nei decenni, una ricerca connotata da forti tratti di individualità e originalità, come vuole mettere in evidenza il percorso della mostra attraverso opere datate dagli anni '60 agli anni ‘80-‘90. Personalità artistiche, tuttavia, accomunate da un'unica energia rivoluzionaria, che rende Angeli, Festa e Schifano indimenticabili sperimentatori nel panorama artistico internazionale.Questi tre artisti caratterizzano nel modo più incisivo la cosiddetta “Scuola di Piazza del Popolo”, spesso fatta coincidere con la “Pop Art italiana”, o con il suo settore maggioritario. Tuttavia, se è vero che la Pop Art si era imposta anche in Italia a seguito della Biennale di Venezia del 1964, questi artisti, pur avendo guardato con grande attenzione alle coeve esperienze d'oltreoceano, hanno sempre dimostrato una loro spiccata originalità per temi, posizioni ideologiche e abilità tecnica. Il loro sguardo “pop” è oggettivo e insieme antinaturalistico, nitido e senza sbavature sentimentali, eppure non di rado intensamente lirico.Nelle loro opere – come questa mostra cerca di dimostrare - alla consapevolezza degli stereotipi visivi legati alla civiltà dei consumi si sovrappone il senso di una tradizione millenaria, piena di chiaroscuri e sfumature. Al posto del presente assoluto quanto effimero di un'estetica totalmente basata sulla riproducibilità tecnica, si avverte un passato profondo, carico di memorie, individuali e collettive. Una “maniera”, dunque, tutta europea e italiana, lontana dalle tecniche prettamente industriali utilizzate dalla Pop americana, e fondata su complesse stratificazioni culturali. Decisa, soprattutto – come sottolinea la curatrice - a non rinunciare alla manualità della pittura, intesa come amalgama di sensuale fantasia e di rigore, mosaico di richiami culturali e immediatezza espressiva. 

Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano filtrano i dati ottici della scena urbana attraverso la lente di un'antica tradizione culturale - quella italiana - che trasforma la violenza e l'aridità di questi dati (esaltata, invece, nel Pop americano) in qualche cosa d'altro, di intenso e misterioso. Il progetto espositivo nasce da un'idea del presidente del GAL- Gran Sasso Laga, Carlo Matone, di concerto con l'Amministrazione comunale di Tossicia. Il GAL (Gruppo d'azione locale) è un organo promosso dall'Unione Europea per sviluppare piani e programmi di interventi dedicati al miglioramento socio-economico delle comunità rurali. L'evento culturale rappresenta un'opportunità per valorizzare e comunicare la bellezza e la ricchezza del territorio della Valle Siciliana - ai piedi del Gran Sasso d'Italia - di Tossicia e del suo Museo, che nella sua sede di Palazzo Marchesale racchiude otto secoli di storia, e per il quale la mostra è stata specificamente progettata. “I territori rurali e montani dell'Abruzzo, e più in particolare quelli della provincia di Teramo - come afferma Carlo Matone - sono ricchi di attrattive naturali e culturali in senso lato, storico-artistiche, etnografiche, che è giusto e opportuno preservare, proteggere e promuovere. Progettare eventi culturali per rilanciare il territorio vuol dire anche far sì che le persone possano scoprirlo e viverlo, magari portando alla luce- e così promuovendo anche dal punto di vista economico - elementi e risorse non sempre molto noti”.

È il caso, appunto, del suggestivo Museo Delle Genti del Gran Sasso di Tossicia, nella prestigiosa sede del quattrocentesco Palazzo Marchesale, che ospita anche un'esposizione permanente di opere della straordinaria pittrice autodidatta, originaria del luogo, Annunziata Scipione (1928-2018), ammirata da Cesare Zavattini.
 
IL PROGETTO "CICLOVIA DELL'APPENNINO TERAMANO - I CAMMINI DELLA TRANSUMANZA" | Un tracciato in 10 tappe e oltre 346 chilometri. Vai al VIDEO di presentazione della Ciclovia

In questa sezione potete trovare il Video di presentazione del progetto "Ciclovia dell'Appennino Teramano - I cammini della Transumanza" a cura del Gal Gran Sasso Laga.

Il tracciato, composto da 10 tappe, si snoda per oltre 346 chilometri attraverso gli antichi tratturi e sentieri della transumanza dell'Appennino Teramano, svelando suggestivi scorci di un territorio ricco di fascino e storia. Il progetto è stato presentato nel corso di un partecipato evento pubblico promosso dal Gal Gran Sasso Laga il 20 luglio 2024 presso la Corte dei Tini di Villa Vomano (TE) alla presenza di numerosi stakeholder locali, attori istituzionali e delle principali associazioni di cicloturismo.L'obiettivo successivo è quello di rendere la ciclovia realtà in modo da dare vita agli antichi cammini della transumanza, patrimonio immateriale dell'Umanità, rendendoli percorribili da pedoni e ciclisti, quale volano di un nuovo modello di sviluppo turistico del territorio, improntato al turismo lento e alla piena sostenibilità ambientale e socioeconomica.

CLICCA QUI E VAI AL VIDEO di presentazione della Ciclovia dell'Appennino Teramano - I cammini della Transumanza sul canale YouTube del Gal Gran Sasso Laga


Il progetto della Ciclovia dell'Appennino Teramano è in fase di progettazione per la successiva realizzazione.


In questa sezione potete trovare il Video di presentazione del progetto "Ciclovia dell'Appennino Teramano - I cammini della Transumanza" a cura del Gal Gran Sasso Laga.

Il tracciato, composto da 10 tappe, si snoda per oltre 346 chilometri attraverso gli antichi tratturi e sentieri della transumanza dell'Appennino Teramano, svelando suggestivi scorci di un territorio ricco di fascino e storia. Il progetto è stato presentato nel corso di un partecipato evento pubblico promosso dal Gal Gran Sasso Laga il 20 luglio 2024 presso la Corte dei Tini di Villa Vomano (TE) alla presenza di numerosi stakeholder locali, attori istituzionali e delle principali associazioni di cicloturismo.L'obiettivo successivo è quello di rendere la ciclovia realtà in modo da dare vita agli antichi cammini della transumanza, patrimonio immateriale dell'Umanità, rendendoli percorribili da pedoni e ciclisti, quale volano di un nuovo modello di sviluppo turistico del territorio, improntato al turismo lento e alla piena sostenibilità ambientale e socioeconomica.

CLICCA QUI E VAI AL VIDEO di presentazione della Ciclovia dell'Appennino Teramano - I cammini della Transumanza sul canale YouTube del Gal Gran Sasso Laga


Il progetto della Ciclovia dell'Appennino Teramano è in fase di progettazione per la successiva realizzazione.


 
Il 12 agosto il Festival del Saltarello a Santa Maria di Ronzano - Castel Castagna (TE) | Con la direzione artistica di Danilo Di Paolonicola. Presentato a Teramo l’evento ideato e promosso dal GAL Gran Sasso Laga. Sul palco l’Orchestra Popolare del Saltarello con Orietta Berti, Petit, Tiromancino Conduce la serata Marco Zingaretti e con la straordinaria partecipazione di Luisa Corna. Il pubblico coinvolto per conquistare il Guinness World Record con la danza della Quadriglia
Il Saltarello torna a far vibrare le corde della tradizione in un evento straordinario. Il piazzale della splendida chiesa di Santa Maria di Ronzano a Castel Castagna lunedì 12 agosto ospiterà infatti il Festival del Saltarello il grande appuntamento dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione di una delle danze più antiche e caratteristiche della regione. L'iniziativa è stata ideata e promossa dal GAL Gran Sasso Laga, impegnato nella promozione del turismo sostenibile e nella valorizzazione delle risorse locali nell'ambito del Leader PSR Abruzzo 2014-2022, la manifestazione si pone l'obiettivo di far conoscere e apprezzare il Saltarello in tutte le sue sfumature e di esaltare la tradizione musicale abruzzese. 

HANNO DETTOIl programma è stato presentato nella sala consiliare della Provincia di Teramo dal presidente del GAL Carlo Matone, dal vicepresidente della Provincia di Teramo Andrea Core, dalla sindaca di Castel Castagna Rosanna De Antoniis, dal direttore artistico del festival Danilo DI Paolonicola, dallo storico Nicolino Farina autore di una pubblicazione sulle origini del Saltarello e dalla consigliera regionale Marilena Rossi. “Sarà un'occasione imperdibile per immergersi nella storia del nostro territorio – ha detto Carlo Matone, presidente del GAL Gran Sasso Laga – attraverso un progetto turistico-culturale che parte dai fondamenti tradizionali e popolari di questo fenomeno musicale per portarlo nel contemporaneo”. “Una grandissima opportunità – ha aggiunto la sindaca di Castel Castagna Rosanna De Antoniis – che consente di promuovere le aree interne, non solo il nostro comune che ospita l'evento ma l'intero comprensorio. Valorizzare la nostra cultura è un dovere che noi come amministrazione abbiamo preso con grande entusiasmo e per questo ringrazio i tanti che da settimane stanno lavorando nella complessa organizzazione”. 

“La Regione Abruzzo ha a cuore la riscoperta delle tradizioni popolari evidente già con il successo della Notte dei Serpenti – ha affermato la consigliera regionale Marilena Rossi – veicolo non solo come stimolo per le nuove generazioni di abruzzesi ma anche come strumento di marketing territoriale e di promozione turistica”. “Anche l'amministrazione provinciale di Teramo fa la sua parte a supporto di enti e istituzioni locali – ha spiegato il vice presidente Andrea Core – convinti che questa iniziativa di straordinario valore da un lato possa consentire una nuova modalità di fruizione delle tradizioni per tramandarla nel tempo, dall'altro contribuire alla consapevolezza di un patrimonio storico e culturale che rappresenta la nostra identità”. Lo storico Nicolino Farina ha tratteggiato i contenuti della ricerca realizzata per conto del GAL Gran Sasso Laga e riportata in una pubblicazione che sarà distribuita gratuitamente nell'ambito del festival, ricordando che “il saltarello si colloca in Abruzzo e del centro Italia, territorio degli Italici, che animavano feste e cerimonia con canti e balli frenetici propiziatori e di corteggiamento. Se ne hanno notizie certe dal 1300 con un testo italiano conservato al British Museum e in un testo letterario del 1400. Ma la cosa straordinaria e fortemente legata all'Abruzzo e al teramano è la pittura della natività realizzata da Andrea de Litio e conservata cattedrale di Atri, danzatori che saltano al suono di una zampogna”. 

“La ricchezza di testi e di musiche popolari e abruzzesi – ha concluso il direttore artistico del festival Danilo Di Paolonicola, che si è poi esibito nel corso della conferenza stampa – rappresentano un patrimonio incredibile da valorizzare. Questo festival e la nascita dell'Orchestra Popolare del Saltarello sono nati nel 2014 sempre su iniziativa del GAL Gran Sasso Laga a Pagliaroli e oggi riparte con grande entusiasmo e con il desiderio di regalare divertimento e allegria nel pubblico che sarà coinvolto nel ballo per battere il record di partecipanti alla quadriglia, oggi detenuto in Germania con 316 danzatori, candidandoci al Guiness World Record con 500 persone”. 

L'EVENTOL'evento si articolerà in diversi momenti e ospiterà un parterre di grandi artisti di fama nazionale come Orietta Berti, Petit e Tiromancino che saliranno sul palco per interpretare i loro più grandi successi e prestare le loro voci ai canti della tradizione popolare abruzzese eseguiti dal vivo dall'Orchestra Popolare del Saltarello. A presentarli sarà Marco Zingaretti con la straordinaria partecipazione di Luisa Corna. Dalle ore 18.00 una serie di gruppi folcloristici riscalderà l'atmosfera in attesa del Festival del Saltarello che avrà inizio alle ore 21.30. L'Orchestra Popolare del Saltarello nasce da un'operazione di ricerca e rivalutazione della tradizione musicale abruzzese. L'obiettivo è dare al celebre “Saltarello” una veste moderna e innovativa che permetta a pubblico intergenerazionale di conoscere la musica tradizionale del territorio. Direttore artistico del Festival del Saltarello è Danilo Di Paolonicola, musicista di fama internazionale, docente del conservatorio “A. Casella” de L'Aquila. L'Orchestra propone un repertorio di brani popolari abruzzesi, ripercorrendo sulle note le antiche vie della Transumanza. L'Orchestra Popolare del Saltarello è composta da Danilo Di Paolonicola (direttore artistico e musicale, fisarmonica e organetto), Antonella Gentile (voce), Anissa Gouizi (voce), Nicole Massanisso (voce), Vania Salvatore (voce), Alessandra Ventura (canto), Carmelo Colaianni (fiati popolari), Matteo Di Battista (chitarra), Gionni Di Clemente (chitarra), Emanuele di Teodoro (basso), Antonio Franciosa (percussioni), Alessandro Paolini (batteria), Armando Rotilio (canto e percussioni) e Alpha Sall (canto), Alessandro Tarquini (violino). Tanti i canti della tradizione popolare, tra cui gli immancabili “Vola Vola Vola”, “Mare Maje (Scura Maje)” e “Addije, addije amore”, che il pubblico del Festival del Saltarello potrà ascoltare e cantare nel corso di una lunga notte dedicata alle tradizioni regionali.Ad accompagnare i canti popolari ci saranno anche le danze realizzate da Andrea De Siena, Maria Carmen Di Poce, Laura Esposito e Giulia Pesole. 

CONQUISTARE IL GUINESS WORLD RECORDSarà un evento fortemente coinvolgente per il pubblico presente, che sarà chiamato a partecipare alla danza della Quadriglia con cui il Festival del Saltarello cercherà di conquistare il Guinness World Record per il più alto numero di persone danzanti. LE INIZIATIVE COLLATERALINell'area del festival sarà allestita un'area ristoro con tipicità locali e cibo di strada e sarà distribuita una pubblicazione gratuita dal titolo “Saltarello, simbolo dell'Abruzzo goioso” scritta dallo storico Nicolino Farina che racconta, anche attraverso i testi delle canzoni in dialetto, le origini dell'antica danza nella tradizione locale e in particolare radicata nell'area teramana, testimoniata anche da una ricca iconografia artistica italiana e straniera di cui si trovano tracce anche negli affreschi del Duomo di Atri, riportata in copertina. INGRESSO E BUS NAVETTA GRATUITIL'evento è a ingresso gratuito ed è previsto un servizio di bus navetta gratuito dalle 16:00 del 12 agosto alle 5:00 del mattino successivo con quattro comode aree di parcheggio auto: - Villa Petto (distanza 5 minuti) e Val Vomano (15 minuti) preferibili per chi arriva da Giulianova-Teramo - Zona Industriale Colledara / Zona Industriale Isola del Gran Sasso (5 minuti) e San Gabriele (12 minuti) per chi arriva da Roma-L'Aquila.

IL PROGETTOIl Festival del Saltarello è un progetto turistico-culturale finalizzato al recupero, rivalutazione e divulgazione delle forme musicali popolari del Centro Italia. Il Saltarello è un elemento importante della storia abruzzese condiviso con le altre regioni limitrofe (Marche, Lazio e Umbria), un patrimonio immateriale ricco e variegato. La storia dell'Italia Centrale è legata alle economie della pastorizia e della terra e alle migrazioni stagionali di lavoratori e greggi che hanno dato vita a culture musicali simili ma con differenze che ne arricchiscono la varietà di balli e suoni. Oggi, questo ricco patrimonio può essere importante per creare nuove forme di promozione e valorizzazione culturale dei territori, alimentare pratiche di turismo esperienziale e produrre processi economici sostenibili che possono fornire utili sbocchi professionali alle nuove generazioni. Il progetto parte dai fondamenti tradizionali e popolari di questo fenomeno musicale e cerca di portarlo nel contemporaneo, declinarlo nel contesto attuale, facendone uno strumento di confronto e conoscenza. Il Festival nel corso del tempo è divenuto un contenitore al cui interno vivono differenti momenti: la valorizzazione delle culture locali come patrimonio di identità e conoscenza, il supporto allo sviluppo di nuove forme di imprenditoria sostenibile basate sulla cultura e sul turismo e la promozione e lo scambio con le altre culture musicali del territorio italiano e del resto d'Europa. Nato nel 2014, questo percorso di riscoperta ha subito una lunga interruzione, ma grazie alla tenacia degli organizzatori e alla passione di artisti di fama internazionale, il Saltarello nel 2024 torna a vivere, coinvolgendo il pubblico in un viaggio emozionante attraverso le sonorità tradizionali abruzzesi grazie all'impegno del GAL Gran Sasso Laga ideatore e promotore dell'evento.
Il Saltarello torna a far vibrare le corde della tradizione in un evento straordinario. Il piazzale della splendida chiesa di Santa Maria di Ronzano a Castel Castagna lunedì 12 agosto ospiterà infatti il Festival del Saltarello il grande appuntamento dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione di una delle danze più antiche e caratteristiche della regione. L'iniziativa è stata ideata e promossa dal GAL Gran Sasso Laga, impegnato nella promozione del turismo sostenibile e nella valorizzazione delle risorse locali nell'ambito del Leader PSR Abruzzo 2014-2022, la manifestazione si pone l'obiettivo di far conoscere e apprezzare il Saltarello in tutte le sue sfumature e di esaltare la tradizione musicale abruzzese. 

HANNO DETTOIl programma è stato presentato nella sala consiliare della Provincia di Teramo dal presidente del GAL Carlo Matone, dal vicepresidente della Provincia di Teramo Andrea Core, dalla sindaca di Castel Castagna Rosanna De Antoniis, dal direttore artistico del festival Danilo DI Paolonicola, dallo storico Nicolino Farina autore di una pubblicazione sulle origini del Saltarello e dalla consigliera regionale Marilena Rossi. “Sarà un'occasione imperdibile per immergersi nella storia del nostro territorio – ha detto Carlo Matone, presidente del GAL Gran Sasso Laga – attraverso un progetto turistico-culturale che parte dai fondamenti tradizionali e popolari di questo fenomeno musicale per portarlo nel contemporaneo”. “Una grandissima opportunità – ha aggiunto la sindaca di Castel Castagna Rosanna De Antoniis – che consente di promuovere le aree interne, non solo il nostro comune che ospita l'evento ma l'intero comprensorio. Valorizzare la nostra cultura è un dovere che noi come amministrazione abbiamo preso con grande entusiasmo e per questo ringrazio i tanti che da settimane stanno lavorando nella complessa organizzazione”. 

“La Regione Abruzzo ha a cuore la riscoperta delle tradizioni popolari evidente già con il successo della Notte dei Serpenti – ha affermato la consigliera regionale Marilena Rossi – veicolo non solo come stimolo per le nuove generazioni di abruzzesi ma anche come strumento di marketing territoriale e di promozione turistica”. “Anche l'amministrazione provinciale di Teramo fa la sua parte a supporto di enti e istituzioni locali – ha spiegato il vice presidente Andrea Core – convinti che questa iniziativa di straordinario valore da un lato possa consentire una nuova modalità di fruizione delle tradizioni per tramandarla nel tempo, dall'altro contribuire alla consapevolezza di un patrimonio storico e culturale che rappresenta la nostra identità”. Lo storico Nicolino Farina ha tratteggiato i contenuti della ricerca realizzata per conto del GAL Gran Sasso Laga e riportata in una pubblicazione che sarà distribuita gratuitamente nell'ambito del festival, ricordando che “il saltarello si colloca in Abruzzo e del centro Italia, territorio degli Italici, che animavano feste e cerimonia con canti e balli frenetici propiziatori e di corteggiamento. Se ne hanno notizie certe dal 1300 con un testo italiano conservato al British Museum e in un testo letterario del 1400. Ma la cosa straordinaria e fortemente legata all'Abruzzo e al teramano è la pittura della natività realizzata da Andrea de Litio e conservata cattedrale di Atri, danzatori che saltano al suono di una zampogna”. 

“La ricchezza di testi e di musiche popolari e abruzzesi – ha concluso il direttore artistico del festival Danilo Di Paolonicola, che si è poi esibito nel corso della conferenza stampa – rappresentano un patrimonio incredibile da valorizzare. Questo festival e la nascita dell'Orchestra Popolare del Saltarello sono nati nel 2014 sempre su iniziativa del GAL Gran Sasso Laga a Pagliaroli e oggi riparte con grande entusiasmo e con il desiderio di regalare divertimento e allegria nel pubblico che sarà coinvolto nel ballo per battere il record di partecipanti alla quadriglia, oggi detenuto in Germania con 316 danzatori, candidandoci al Guiness World Record con 500 persone”. 

L'EVENTOL'evento si articolerà in diversi momenti e ospiterà un parterre di grandi artisti di fama nazionale come Orietta Berti, Petit e Tiromancino che saliranno sul palco per interpretare i loro più grandi successi e prestare le loro voci ai canti della tradizione popolare abruzzese eseguiti dal vivo dall'Orchestra Popolare del Saltarello. A presentarli sarà Marco Zingaretti con la straordinaria partecipazione di Luisa Corna. Dalle ore 18.00 una serie di gruppi folcloristici riscalderà l'atmosfera in attesa del Festival del Saltarello che avrà inizio alle ore 21.30. L'Orchestra Popolare del Saltarello nasce da un'operazione di ricerca e rivalutazione della tradizione musicale abruzzese. L'obiettivo è dare al celebre “Saltarello” una veste moderna e innovativa che permetta a pubblico intergenerazionale di conoscere la musica tradizionale del territorio. Direttore artistico del Festival del Saltarello è Danilo Di Paolonicola, musicista di fama internazionale, docente del conservatorio “A. Casella” de L'Aquila. L'Orchestra propone un repertorio di brani popolari abruzzesi, ripercorrendo sulle note le antiche vie della Transumanza. L'Orchestra Popolare del Saltarello è composta da Danilo Di Paolonicola (direttore artistico e musicale, fisarmonica e organetto), Antonella Gentile (voce), Anissa Gouizi (voce), Nicole Massanisso (voce), Vania Salvatore (voce), Alessandra Ventura (canto), Carmelo Colaianni (fiati popolari), Matteo Di Battista (chitarra), Gionni Di Clemente (chitarra), Emanuele di Teodoro (basso), Antonio Franciosa (percussioni), Alessandro Paolini (batteria), Armando Rotilio (canto e percussioni) e Alpha Sall (canto), Alessandro Tarquini (violino). Tanti i canti della tradizione popolare, tra cui gli immancabili “Vola Vola Vola”, “Mare Maje (Scura Maje)” e “Addije, addije amore”, che il pubblico del Festival del Saltarello potrà ascoltare e cantare nel corso di una lunga notte dedicata alle tradizioni regionali.Ad accompagnare i canti popolari ci saranno anche le danze realizzate da Andrea De Siena, Maria Carmen Di Poce, Laura Esposito e Giulia Pesole. 

CONQUISTARE IL GUINESS WORLD RECORDSarà un evento fortemente coinvolgente per il pubblico presente, che sarà chiamato a partecipare alla danza della Quadriglia con cui il Festival del Saltarello cercherà di conquistare il Guinness World Record per il più alto numero di persone danzanti. LE INIZIATIVE COLLATERALINell'area del festival sarà allestita un'area ristoro con tipicità locali e cibo di strada e sarà distribuita una pubblicazione gratuita dal titolo “Saltarello, simbolo dell'Abruzzo goioso” scritta dallo storico Nicolino Farina che racconta, anche attraverso i testi delle canzoni in dialetto, le origini dell'antica danza nella tradizione locale e in particolare radicata nell'area teramana, testimoniata anche da una ricca iconografia artistica italiana e straniera di cui si trovano tracce anche negli affreschi del Duomo di Atri, riportata in copertina. INGRESSO E BUS NAVETTA GRATUITIL'evento è a ingresso gratuito ed è previsto un servizio di bus navetta gratuito dalle 16:00 del 12 agosto alle 5:00 del mattino successivo con quattro comode aree di parcheggio auto: - Villa Petto (distanza 5 minuti) e Val Vomano (15 minuti) preferibili per chi arriva da Giulianova-Teramo - Zona Industriale Colledara / Zona Industriale Isola del Gran Sasso (5 minuti) e San Gabriele (12 minuti) per chi arriva da Roma-L'Aquila.

IL PROGETTOIl Festival del Saltarello è un progetto turistico-culturale finalizzato al recupero, rivalutazione e divulgazione delle forme musicali popolari del Centro Italia. Il Saltarello è un elemento importante della storia abruzzese condiviso con le altre regioni limitrofe (Marche, Lazio e Umbria), un patrimonio immateriale ricco e variegato. La storia dell'Italia Centrale è legata alle economie della pastorizia e della terra e alle migrazioni stagionali di lavoratori e greggi che hanno dato vita a culture musicali simili ma con differenze che ne arricchiscono la varietà di balli e suoni. Oggi, questo ricco patrimonio può essere importante per creare nuove forme di promozione e valorizzazione culturale dei territori, alimentare pratiche di turismo esperienziale e produrre processi economici sostenibili che possono fornire utili sbocchi professionali alle nuove generazioni. Il progetto parte dai fondamenti tradizionali e popolari di questo fenomeno musicale e cerca di portarlo nel contemporaneo, declinarlo nel contesto attuale, facendone uno strumento di confronto e conoscenza. Il Festival nel corso del tempo è divenuto un contenitore al cui interno vivono differenti momenti: la valorizzazione delle culture locali come patrimonio di identità e conoscenza, il supporto allo sviluppo di nuove forme di imprenditoria sostenibile basate sulla cultura e sul turismo e la promozione e lo scambio con le altre culture musicali del territorio italiano e del resto d'Europa. Nato nel 2014, questo percorso di riscoperta ha subito una lunga interruzione, ma grazie alla tenacia degli organizzatori e alla passione di artisti di fama internazionale, il Saltarello nel 2024 torna a vivere, coinvolgendo il pubblico in un viaggio emozionante attraverso le sonorità tradizionali abruzzesi grazie all'impegno del GAL Gran Sasso Laga ideatore e promotore dell'evento.
 
Il 12 agosto il Festival del Saltarello a Santa Maria di Ronzano - Castel Castagna (TE) | Il Saltarello torna a far vibrare le corde della tradizione in un evento straordinario. Il piazzale della splendida chiesa di Santa Maria di Ronzano a Castel Castagna lunedì 12 agosto ospiterà il Festival con l'Orchestra Popolare del Saltarello e grandi interpreti della musica italiana in concerto gratuito: Orietta Berti, Tiromancino, Petit di Amici e Luisa Corna. Inoltre, quadriglia da Guiness World Record. Tutto in una notte.
Il 12 agosto appuntamento da non perdere. Nel comune di Castel Castagna, nell'ampio spazio antistante la millenaria Abbazia di Santa Maria di Ronzano, partecipa al Festival del Saltarello promosso dal Gal Gran Sasso Laga in collaborazione con l'Orchestra Popolare del Saltarello e il Comune di Castel Castagna.
Straordinari interpreti della musica italiana quali Orietta Berti,  Tiromancino,  Petit di Amici e la straordinaria partecipazione (in co-conduzione evento) di Luisa Corna calcheranno il palco alternandosi all'Orchestra Popolare del Saltarello, che proporrà i ritmi incalzanti di una danza antichissima della tradizione popolare, eppure eccezionalmente moderna e coinvolgente, facendo ballare il pubblico tutta la notte, sotto la direzione artistica del Maestro Danilo Di Paolonicola. Inoltre, il pubblico partecipante sarà chiamato a dar vita a una straordinaria danza della Quadriglia per entrare nel Guinness World Record.

Il programma dell'evento prevede:
Ore 18:00 - Apertura del festival con la sfilata dei gruppi folkloristici;
Ore 18:30 - Laboratori di Danza tradizionale e di costruzione di Pupazze a cura di Libera pupazzeria per adulti e bambini;
Ore 21:30 - Inizio Concerto con Orchestra Popolare del Saltarello feat. Luisa Corna Orietta BertiPetit (Salvatore Moccia) di Amici, Tiromancinoe Quadriglia Guinness World Records.

DOVE MANGIARE? Sarà disponibile un'ampia AREA FOOD allestita con tanti stand enogastronomici, streetfood e prodotti tipici.

Inoltre si potrà fruire del SERVIZIO NAVETTA GRATUITO da 4 comode aree di parcheggio per raggiungere facilmente il Festival e divertirsi in tutta sicurezza.







Il 12 agosto appuntamento da non perdere. Nel comune di Castel Castagna, nell'ampio spazio antistante la millenaria Abbazia di Santa Maria di Ronzano, partecipa al Festival del Saltarello promosso dal Gal Gran Sasso Laga in collaborazione con l'Orchestra Popolare del Saltarello e il Comune di Castel Castagna.
Straordinari interpreti della musica italiana quali Orietta Berti,  Tiromancino,  Petit di Amici e la straordinaria partecipazione (in co-conduzione evento) di Luisa Corna calcheranno il palco alternandosi all'Orchestra Popolare del Saltarello, che proporrà i ritmi incalzanti di una danza antichissima della tradizione popolare, eppure eccezionalmente moderna e coinvolgente, facendo ballare il pubblico tutta la notte, sotto la direzione artistica del Maestro Danilo Di Paolonicola. Inoltre, il pubblico partecipante sarà chiamato a dar vita a una straordinaria danza della Quadriglia per entrare nel Guinness World Record.

Il programma dell'evento prevede:
Ore 18:00 - Apertura del festival con la sfilata dei gruppi folkloristici;
Ore 18:30 - Laboratori di Danza tradizionale e di costruzione di Pupazze a cura di Libera pupazzeria per adulti e bambini;
Ore 21:30 - Inizio Concerto con Orchestra Popolare del Saltarello feat. Luisa Corna Orietta BertiPetit (Salvatore Moccia) di Amici, Tiromancinoe Quadriglia Guinness World Records.

DOVE MANGIARE? Sarà disponibile un'ampia AREA FOOD allestita con tanti stand enogastronomici, streetfood e prodotti tipici.

Inoltre si potrà fruire del SERVIZIO NAVETTA GRATUITO da 4 comode aree di parcheggio per raggiungere facilmente il Festival e divertirsi in tutta sicurezza.







 
Dall'8 al 14 luglio “Giornate al Borgo - Sagra del Tartufo di Campovalano” | “Necropoli sotto le stelle” e visite al Museo per un viaggio tra storia, gusto e cultura
Dall'8 al 14 luglio prende il via la celebrazione annuale della Sagra del Tartufo a Campovalano di Campli, giunta alla 23esima edizione e organizzata dall'associazione "Campovalano Viva" con il patrocinio del Comune di Campli, del Consorzio BIM e con il supporto del GAL Gran Sasso Laga, nell'ambito del progetto "Giornate al borgo”. A presentare l'edizione in conferenza stampa sono intervenuti questa mattina al Bim il presidente dell'associazione Daniele Barbieri, il sindaco di Campli Federico Agostinelli, l'assessore agli Eventi Pietro Quaresimale, la consigliere delegata al commercio e rapporti con le associazioni Cristina Passacquale, il presidente del GAL Carlo Matone, il presidente del Consorzio Bim Marco Di Nicola, lo chef Davide Cordoni e il responsabile della valorizzazione della Necropoli, Mauro Sciamanna.“Una delle kermesse più longeve e attese del territorio – dichiara il sindaco Federico Agostinelli -, che contribuisce a valorizzare un prodotto eccellente del territorio e richiama ogni anno tantissimi appassionati da tutto l'Abruzzo e anche da fuori regione”.“Tra le conferme più attese di quest'anno – evidenzia l'assessore agli Eventi Pietro Quaresimale - l'apertura straordinaria della Necropoli di Campovalano con l'iniziativa "Necropoli sotto le stelle", che prevede visite guidate notturne all'area archeologica e al tumulo multimediale per tutta la durata della kermesse gastronomica, con in aggiunta la novità delle visite al Museo Archeologico nazionale con servizio di bus navetta gratuito”.“Importante supportare questa sagra storica – spiega il presidente del Gal Carlo Matone – coniugando il menù gastronomico con un altrettanto ricco menù culturale, che come Gal teniamo particolarmente ad implementare perché riteniamo che le manifestazioni delle aree interne della provincia teramana devono sempre più evolvere in eventi culturali di qualità”. Un servizio di bus navetta gratuito sarà attivo dalle ore 20 alle 24 per accompagnare i visitatori alla Necropoli ogni sera. Ci sarà anche il mercatino dei prodotti tipici e artigianali. La sede polivalente dell'associazione, che ospita l'evento per il settimo anno consecutivo, offre quest'anno una superficie di oltre 3600mq, con più di mille posti a sedere e spazi dedicati all'intrattenimento.“Dalle ore 19 in poi – spiegano Daniele Barbieri e Davide Cordoni dell'associazione Campovalano Viva - ogni giorno sarà proposto un menu tematico arricchito da piatti speciali in edizione limitata di cinquanta piatti a sera, tra cui la burratina tartufata, la trippa tartufata e - tra le novità dell'edizione - tartare di carne piemontese Igp”. 

Un fitto programma di eventi culturali accompagnerà le serate dedicate al tartufo, in particolare:Lunedì 8 Luglio: Osservatorio Astronomico d'Abruzzo di Teramo - Una serata speciale sotto le stelle.Martedì 9 Luglio: Associazione Benedetto Marcello - "Dal Tango alla Musica d'Autore" con Tonio Vitagliani Quartet.Mercoledì 10 Luglio: Associazione Culturale Benedetto Marcello - "Viva l'Italia" con 4 Sax Quartet.Giovedì 11 Luglio: Visite guidate in NecropoliVenerdì 12 Luglio: Ass. AnimaFemina di Frida Neri - "Tra due fuochi - I Pretuzi tra Mamerte e Cupra - Coro Giovanile Malatestiano - Coro Primigenia Folk Lab."Sabato 13 e domenica 14 Luglio: Associazione "Ves Gentes" - Campo storico didattico con lavorazioni artigianali (ceramica, metalli, tessitura), laboratori per bambini e rievocazione di un rito funerario.Il ricco programma di eventi culturali renderà ancora più speciale la 23esima Sagra del Tartufo di Campovalano, invitando residenti e turisti a vivere un'esperienza unica nel cuore dell'estate abruzzese. 

NECROPOLI SOTTO LE STELLE E VISITE AL MUSEO: Tutte le sere, grazie al servizio di bus navetta gratuito messo a disposizione dal GAL Gran Sasso Laga, “Necropoli sotto le stelle”: con partenza dalla sede dell'Associazione Campovalano Viva ed arrivo alla Necropoli di Campovalano, dall'8 al 14 luglio, dalle ore 19 alle ore 24.Inoltre, venerdì 12 luglio, ci sarà la possibilità di visitare in apertura straordinaria, dalle ore 19.30 alle 23, il Museo Nazionale di Campli con prenotazione entro le ore 18 al numero 0861/569158 e partenze sempre dalla sede dell'associazione.

 ??Info Contatti??Tel. 338 574 7393??campovalanoviva@yahoo.ithttps://www.facebook.com/campovalano.viva/
Dall'8 al 14 luglio prende il via la celebrazione annuale della Sagra del Tartufo a Campovalano di Campli, giunta alla 23esima edizione e organizzata dall'associazione "Campovalano Viva" con il patrocinio del Comune di Campli, del Consorzio BIM e con il supporto del GAL Gran Sasso Laga, nell'ambito del progetto "Giornate al borgo”. A presentare l'edizione in conferenza stampa sono intervenuti questa mattina al Bim il presidente dell'associazione Daniele Barbieri, il sindaco di Campli Federico Agostinelli, l'assessore agli Eventi Pietro Quaresimale, la consigliere delegata al commercio e rapporti con le associazioni Cristina Passacquale, il presidente del GAL Carlo Matone, il presidente del Consorzio Bim Marco Di Nicola, lo chef Davide Cordoni e il responsabile della valorizzazione della Necropoli, Mauro Sciamanna.“Una delle kermesse più longeve e attese del territorio – dichiara il sindaco Federico Agostinelli -, che contribuisce a valorizzare un prodotto eccellente del territorio e richiama ogni anno tantissimi appassionati da tutto l'Abruzzo e anche da fuori regione”.“Tra le conferme più attese di quest'anno – evidenzia l'assessore agli Eventi Pietro Quaresimale - l'apertura straordinaria della Necropoli di Campovalano con l'iniziativa "Necropoli sotto le stelle", che prevede visite guidate notturne all'area archeologica e al tumulo multimediale per tutta la durata della kermesse gastronomica, con in aggiunta la novità delle visite al Museo Archeologico nazionale con servizio di bus navetta gratuito”.“Importante supportare questa sagra storica – spiega il presidente del Gal Carlo Matone – coniugando il menù gastronomico con un altrettanto ricco menù culturale, che come Gal teniamo particolarmente ad implementare perché riteniamo che le manifestazioni delle aree interne della provincia teramana devono sempre più evolvere in eventi culturali di qualità”. Un servizio di bus navetta gratuito sarà attivo dalle ore 20 alle 24 per accompagnare i visitatori alla Necropoli ogni sera. Ci sarà anche il mercatino dei prodotti tipici e artigianali. La sede polivalente dell'associazione, che ospita l'evento per il settimo anno consecutivo, offre quest'anno una superficie di oltre 3600mq, con più di mille posti a sedere e spazi dedicati all'intrattenimento.“Dalle ore 19 in poi – spiegano Daniele Barbieri e Davide Cordoni dell'associazione Campovalano Viva - ogni giorno sarà proposto un menu tematico arricchito da piatti speciali in edizione limitata di cinquanta piatti a sera, tra cui la burratina tartufata, la trippa tartufata e - tra le novità dell'edizione - tartare di carne piemontese Igp”. 

Un fitto programma di eventi culturali accompagnerà le serate dedicate al tartufo, in particolare:Lunedì 8 Luglio: Osservatorio Astronomico d'Abruzzo di Teramo - Una serata speciale sotto le stelle.Martedì 9 Luglio: Associazione Benedetto Marcello - "Dal Tango alla Musica d'Autore" con Tonio Vitagliani Quartet.Mercoledì 10 Luglio: Associazione Culturale Benedetto Marcello - "Viva l'Italia" con 4 Sax Quartet.Giovedì 11 Luglio: Visite guidate in NecropoliVenerdì 12 Luglio: Ass. AnimaFemina di Frida Neri - "Tra due fuochi - I Pretuzi tra Mamerte e Cupra - Coro Giovanile Malatestiano - Coro Primigenia Folk Lab."Sabato 13 e domenica 14 Luglio: Associazione "Ves Gentes" - Campo storico didattico con lavorazioni artigianali (ceramica, metalli, tessitura), laboratori per bambini e rievocazione di un rito funerario.Il ricco programma di eventi culturali renderà ancora più speciale la 23esima Sagra del Tartufo di Campovalano, invitando residenti e turisti a vivere un'esperienza unica nel cuore dell'estate abruzzese. 

NECROPOLI SOTTO LE STELLE E VISITE AL MUSEO: Tutte le sere, grazie al servizio di bus navetta gratuito messo a disposizione dal GAL Gran Sasso Laga, “Necropoli sotto le stelle”: con partenza dalla sede dell'Associazione Campovalano Viva ed arrivo alla Necropoli di Campovalano, dall'8 al 14 luglio, dalle ore 19 alle ore 24.Inoltre, venerdì 12 luglio, ci sarà la possibilità di visitare in apertura straordinaria, dalle ore 19.30 alle 23, il Museo Nazionale di Campli con prenotazione entro le ore 18 al numero 0861/569158 e partenze sempre dalla sede dell'associazione.

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